In ogni videocamera ciascun elemento è funzionale a svolgere un compito specifico. Proprio per questo conoscere alla perfezione uno strumento di ripresa significa saper riconoscere i suoi elementi costitutivi e la loro utilità. Fra i componenti indispensabili in una videocamera, di certo il mirino oculare svolge un ruolo di primissimo piano, in quanto è proprio da qui che comincia la selezione della scena da riprendere.
In genere, insieme al mirino oculare, la maggior parte delle videocamere sono dotate anche di schermo LCD per aiutare le operazioni di ripresa. Essendo il mirino di piccole dimensioni, infatti, lo schermo serve ad agevolare l’operazione mostrando in tempo reale la scena che si sta filmando. Ciò aiuta anche lo spostamento e le posizioni di chi sta realizzando il filmato.
Tuttavia, nonostante gli altri accessori presenti, il mirino oculare è davvero un pezzo imprescindibile per gestire la ripresa di un video, e guida colui che sta svolgendo il filmato lungo il percorso di tutta l’operazione.
Ma cosa è nello specifico un mirino oculare e a cosa serve?
Data l’importanza di questo elemento in una videocamera vogliamo dedicare questo breve articolo all’argomento. In tal modo avremo la possibilità di conoscere tutte le caratteristiche di questo fondamentale componente, e allo stesso tempo potremo acquistare un buono strumento di ripresa a partire dalle informazioni più utili circa i suoi accessori principali.
Come è fatto il mirino oculare
Prima di tutto: dove si trova il mirino oculare e come è fatto? Come in ogni videocamera, o fotocamera più o meno professionale, il mirino oculare si trova proprio al centro del macchinario di ripresa, e lo si trova esattamente nella parte in cui si appoggia l’occhio per guardare all’interno dello strumento.
Appoggiando l’occhio sul mirino, infatti, notiamo subito la sua parte esterna in vetro, chiamata oculare. Questa zona consente di effettuare le correzioni delle diottrie.
La parte in cui invece vediamo proiettata l’immagine, il piccolo display interno, si chiama pupillare ed è proprio qui che possiamo osservare la porzione di spazio che viene poi filmata. Attraverso lo schermo interno avviene dunque la selezione dell’immagine da riprendere.
Nelle fotocamere più antiche o analogiche, il mirino era in bianco e nero e molto più grande, in quanto non coadiuvato dallo schermo lcd presente nel corpo macchina. Ciò determinava anche un peso maggiore dello strumento.
Nella maggior parte delle videocamere moderne invece il mirino interno è a colori e realizzato con un piccolo display a cristalli liquidi. Le dimensioni di quest’ultimo possono aggirarsi intorno ai 2 cm. La risoluzione di un mirino di una videocamera è di circa 110.000 e 180.000 pixel forse poco di più nei modelli di fascia alta.
La necessità di un mirino interno di piccole dimensioni e l’aggiunta dello schermo lcd, specie negli strumenti di ultima generazione, è dovuta alla volontà di alleggerire la videocamera per agevolare il più possibile le riprese e renderle meno faticose.
A cosa serve
Il mirino oculare serve in primis a selezionare la scena che vogliamo filmare e a correggerla in tempo reale. Cosa vuol dire? Ciò significa che attraverso la videocamera e dunque, per mezzo dello schermo interno, possiamo scegliere lo spazio e i soggetti da filmare: possiamo dunque decidere cosa includere all’interno della nostra ripresa.
Il mirino, in questo senso, serve a guidare colui che sta filmando, e tutto ciò che viene impresso nella videocamera verrà poi registrato.
È bene sapere che all’interno del mirino è possibile gestire le correzioni come la messa a fuoco e la nitidezza, grazie agli indicatori presenti nel mirino stesso. In questo modo ci si può assicurare di riprendere in maniera nitida e senza sfocature la porzione di realtà che intendiamo filmare.
Ogni mirino possiede poi dei punti di messa a fuoco, grazie ai quali possiamo selezionare la zona che ci interessa porre in primo piano.
Un aspetto importante da conoscere riguardo il mirino oculare è la copertura che questo riesce a effettuare. Cosa significa? Ogni videocamera o fotocamera riprende una determinata porzione di spazio all’interno della scena selezionata nel mirino. Le videocamere più professionali riescono ad avere una copertura molto alta, anche del 95% se non del 100%.
Diversamente quelle meno professionali hanno una copertura minore.
L’ingrandimento
Come abbiamo visto, all’interno di un mirino ottico possiamo vedere e decidere la porzione di spazio che desideriamo riprendere e filmare. Ma bisogna sapere che guardando nel mirino l’immagine risulta leggermente ingrandita in quanto il mirino stesso possiede un suo proprio ingrandimento.
Ciò significa che per ogni mirino ottico vi è un numero decimale che sta ad indicare di quanto la realtà che stiamo guardando attraverso la fotocamera sia ingrandita rispetto a quella reale a occhio nudo. I parametri di tale dimensioni sono espresse così: 1X, 2X e così via.
È importante sapere che non vi è una misura in assoluto ma che l’ingrandimento varia a seconda dell’obiettivo che si sta utilizzando.
La conchiglia oculare
Dopo aver considerato le caratteristiche tecniche di un mirino e la sua utilità in ambito di ripresa, può essere interessante sapere come sia fatto il mirino nella sua parte più esterna, ovvero la zona su cui si appoggia l’occhio.
La parte esterna che ricopre il mirino oculare è quella più sporgente delle videocamera e la si riconosce facilmente.
Di solito è costruita con materiali quali la gomma siliconica, un materiale morbido e idoneo a non affaticare l’occhio o ad evitare eventuali graffi al momento del contatto con lo strumento. La forma è ergonomica per rendere confortevole la zona quando vi si appoggia l’occhio.
Questa parte può essere di forma circolare o ovale ed è regolabile in verticale o orizzontale per trovare la posizione di appoggio più comoda.
In una videocamera è possibile sostituire la conchiglia oculare e cambiarla con una che più fa al caso nostro. In commercio, infatti, si trovano numerosissimi elementi di questo tipo di vari materiali, dimensioni e forme, proprio per acquistare quello più adatto alle nostre esigenze.
Si tratta infatti di un elemento molto importante in quanto serve ad agevolare l’intera operazione di ripresa, è necessario, dunque, che sia un elemento ben fatto e comodo per l’occhio durante la fase di ripresa.