La tecnologia è strettamente collegata alla realtà. Anche se questo può sembrare un enorme paradosso data la grande distanza tra ciò che è meccanico e ciò che è reale. Il vero legame lo si trova proprio nell’uso che si fa di determinati strumenti. Ci ritroviamo quindi a pensare ad una videocamere come sicuramente una tecnologia, ma anche come vero ‘ponte’ tra la macchina da ripresa e gli istanti di vita. Ciò che questi strumenti ci regalano è proprio la possibilità di catturare ciò che per noi non deve essere dimenticato. L’utilizzo delle stesse tecnologie può essere diversificato a seconda dei bisogni.
E’ bene affermare che a prescindere dall’utilizzo che se ne deve fare, le videocamere di sorveglianza sono da sempre oggetto di una dichiarazione al GDPR , per garantire il loro funzionamento nel rispetto della normativa in termini di privacy. Devono essere posizionate senza intralciare gli spazi altrui e senza entrare in contatto con riprese che non sono nello spazio prefissato.
Quando si sceglie di acquistare una videocamera di sorveglianza, ci si pone l’obiettivo di avere nel proprio spazio una tecnologia avanzata. Ci sono però alcuni parametri fondamentali da tenere in considerazione quando si compie una scelta simile. Caratteristiche strumentali che possano far emergere quella determinata tecnologia come un qualcosa di unico. Uno dei parametri principali è sicuramente la distanza.
Concetto di distanza
Si parla di distanza per indicare lo spazio di lunghezza in cui si estende l’azione dello strumento. Il vero e proprio raggio di azione. Soprattutto per quanto riguarda questo tipo di videocamere, avere a disposizione una distanza maggiore può presentarsi come una nota positiva ma allo stesso tempo negativa. La videocamera è pur sempre una macchina, e come ogni strumento presenta dei limiti legati al funzionamento. Non si può andare oltre. In questo particolare caso il limite può essere identificato con la possibilità di avere un’immagine sgranata nel momento in cui si cerca di allargare per catturare un dettaglio specifico.
Nella progettazione dello strumento tecnologico ogni caratteristica basilare della tecnologia da riprodurre è essenziale per l’intero utilizzo dello stesso. La distanza in questo caso e per questa specifica funzione è necessariamente un parametro da centralizzare nello sviluppo.
Nelle migliori videocamere la distanza può arrivare anche a 50 m. Ma la domanda che sorge spontanea è:
Una volta ingrandita l’immagine si riesce a vedere in modo nitido i dettagli per noi importanti?
Spesso si guardano le tecnologie all’avanguardia come macchinari potenti che possono essere la soluzione giusta a tutti i nostri problemi. Ci si deve soffermare però anche su ciò che non si può pretendere da un oggetto. Avere un’immagine perfettamente chiara, ingrandita al massimo, è quasi impossibile per qualsiasi tecnologia. Nelle videocamere la distanza massima è definita da un insieme di elementi che ne permettono l’utilizzo. Oltre non si può pretendere.
Distanza? quali caratteristiche dello strumento da prendere in considerazione
Ci sono caratteristiche specifiche che vanno a curare o a rappresentare determinati parametri. La distanza è uno di quelli che risiedono all’interno di svariate parti meccaniche di questo strumento. Andiamo ora ad elencare quelli che sono i punti da tenere in considerazione per capire quale sia la videocamera migliore in termini di distanza.
ANGOLO DI VISIONE |
OBIETTIVO |
ZOOM |
FOCALE |
RISOLUZIONE |
L’angolo di visione determina lo spazio di ripresa della videocamera. Si può allargare o diminuire il proprio angolo di visione pur rispettando le regole legate all’istallazione degli strumenti di videosorveglianza. L’obiettivo tramite la sua grandezza determina la visuale in lontananza dell’immagine. Più è grande e più si vedrà lontano ma con un campo ristretto. Al contrario un obiettivo più piccolo darà una distanza inferiore ma con una larghezza superiore. Per quanto riguarda lo zoom il discorso si sposta sulla lente d’ingrandimento. Nel momento in cui si vuole zoomare su di una determinata immagine sarebbe meglio farlo con uno zoom ottico che assicura immagini non sgranate.
La focale è una delle caratteristiche che determinano maggiormente la distanza. Detta infatti anche ‘distanza focale’ va ad indicare la zona da coprire. In questo caso se aumenta il campo di visione, diminuisce. E’ misurata in mm e una delle più grandi è di 12 mm e filma a 24 m di distanza con una larghezza di 10 m. La più piccola invece misura 2,1 mm e filma a 6 m di distanza con una larghezza maggiore di 14 m. Infine, non per minore importanza, ritroviamo la risoluzione. Questa caratteristica è strettamente collegata alla nitidezza dell’immagine. Per una qualità superiore delle riprese occorrerebbe una risoluzione di HD 5 megapixel, per immagini nitide e corrispondenti alla realtà sia nei colori che nei contrasti.
Le videocamere di videosorveglianza sono definite anche Nictalopi, ossia strumenti concepiti per vedere appositamente nell’oscurità. I LED, in questi casi posti attorno all’obiettivo, illuminano la scena permettendo una visuale di immagine anche in mancanza di luce. La distanza in questo caso varia a seconda della potenza delle caratteristiche sopra menzionate.
Conclusione
Le videocamere, utilizzate per obiettivi di sicurezza personale o per effettuare riprese professionali, sono strumenti dettagliati. Quelle migliori vengono utilizzate soprattutto in luoghi pubblici o professionali, dove però dietro ci deve essere una mano guida che ne controlli l’operato. In ambienti personali spesso si fa una scelta di comodo, puntando su di uno strumento che possa garantirci un utilizzo ottimale ma non specifico. Ciò che in questi casi importa è la ripresa di determinate situazioni che possano poi essere analizzate in seguito, senza particolari pretese.
In ambito professionale o pubblico, invece, occorrono strumenti all’avanguardia ed in continua evoluzione per avere sempre la situazione sotto controllo. In modo perfetto, reale anche nei minimi dettagli di un volto. Ovviamente in questo caso l’investimento è maggiore per una resa altrettanto alta. Ci ritroviamo come sempre davanti ad una scelta che dipende strettamente dall’utilizzo che si deve fare dello strumento tecnologico. Sfruttato al meglio, può migliorare i dettagli della nostra quotidianità.