Cosa sono le videocamere mirrorless e come funzionano? Da dove nasce tutta la loro crescente e dilagante popolarità? A cosa è dovuto il loro successo e quali sono le differenze rispetto agli altri modelli?
Va chiarito come, allo stato attuale delle cose, nel vasto settore tecnologico che produce, ormai di fatto di giorno in giorno, sempre nuovi sviluppi nel campo delle videocamere, avere a che fare oggi con un elemento come le videocamere mirrorless rappresenta, nei fatti, il classico momento in cui si maneggia un vero e proprio gioiellino.
Ma per capire come funzionano e cosa sono nel dettaglio le videocamere mirrorless occorre fare delle specifiche e dei chiarimenti.
Videocamere mirrorless: come funzionano, cosa sono, chiarimenti
Le videocamere mirrorless appartengono ad una sorda di nuova categoria di apparecchi per riprese e per foto che hanno letteralmente aperto una vera e propria ulteriore diversa fascia di mercato.
Il principale elemento che caratterizza queste macchine è dovuto alla compattezza e leggerezza delle videocamere mirrorless che, in particolare, messe confronto delle principali loro competitor, vale a dire gli apparecchi stile reflex digitali, non perdono affatto il duello in quanto a qualità delle immagini prodotte.
Ma cosa fanno in modo specifico queste videocamere mirrorless?
Come dice la stessa parola, si tratta di apparecchiature che non hanno più lo specchio. Ovvero sia? Che cosa vuol dire questo? Significa che dagli apparati di questi avveniristici macchinari è stato tolto un elemento che faceva parte dell’insieme del macchinario video-foto praticamente da sempre, e legato al concetto della camera oscura. Per appunto, lo specchio.
Specchio, camera oscura, mirrorless: facciamo chiarezza
Che cosa è e a cosa è servito fino ad oggi lo specchio? Ebbene, lo specchio serviva a far trasferire, come si evince proprio da una semplice ragionevole intuizione, l’immagine sul piano superiore laddove veniva incamerata. Lo specchio, presente in tutti i modelli reflex, in poche parole
permette di fare una deviazione dei raggi luminosi in entrata dalla lente su un piano superiore, rendendo in pratica possibile la visione della scena così come è. Insomma, un capovolgimento della immagine per immortalarla per sempre.
Questo è dovuto proprio allo storico iniziale principio della camera Oscura da cui nasce il concetto della fotografia: questo concetto implica che si formi una immagine capovolta ma, per appunto, speculare rispetto a quella vista.
Sul fronte attuale, dal punto di vista tecnico, nella reflex
quando si fa un normale click che cosa succede? Che, con lo scatto, si solleva lo specchio in direzione dell’alto (oltre a questo, si consente di aprire l’otturatore) e sul piano pratico, quindi, si riesce a formare l’immagine sul piano focale laddove si trovava la storica pellicola nelle macchine analogiche, o appunto, nei sistema di un moderno sensore digitale quando si parla di macchinari contemporanei e in vendita sul mercato.
Ma per capire l’evoluzione dei mirrorless sono necessari dei ragionamenti a ritroso.
Evoluzione storica: reflex, brige, mirrorless. Le differenze
Fino a prima del mirrorless sul mercato erano in vendita appena macchine digitali reflex, compatte e bridge. Quali sono le differenze?
Le prime sono considerate da molti come le migliori macchine per la ripresa o le foto per ciò che riguarda la qualità dell’immagine finale, ma anche per via dell’equilibrio tra la velocità operativa nello scatto e la successiva messa a fuoco.
Come però sappiamo, o per meglio dire come sanno coloro che la usano, il grande problema di queste macchina è l’ingombro e il peso del prodotto reflex. Difatti, una qualunque macchina reflex con lente (anche se leggera), è pur sempre una macchina pesante che non può essere messa a confronto, da questo punto di vista, con una compatta digitale.
Di contro, le macchine compatte
sono certo vantaggiose perchè piccole, leggere, possono entrare magari in una tasca, tuttavia dal punto di vista della qualità, ecco che esce fuori il problema. Di fatti, quando si passa a analizzare la qualità di immagine ci si trova di fronte, nella stra grande maggioranza dei casi, ad una differenza sostanziale, enorme rispetto ad una reflex o comunque a una videocamera di quel livello.
Insomma, è tutto un discorso di differenze di concetto. Quando si parla di Iso, e dunque di qualità della riproduzione, ecco che le compatte patiscono ciò che invece le reflex e le paritarie soffrono in termini di peso. Tra l’altro, sulle macchine compatte non si possono neppure cambiare le lenti.
Ecco che nasce, dunque, la domanda: perchè non si crea una macchina grande quasi come una compatta ma con la qualità dell’immagine pari a una reflex?
Ecco che sono arrivate le mirrorless.
La evoluzione delle videocamere: da compatte e a specchio, a mirrorless
La prima rivoluzione nacque con le macchine della Sigma nel 2008, che furono la prima compatta ad avere un sensore grande APS-C, anche se restava il limite dell’ottica fissa e non rimovibile.
Le macchine Mirrorless sono nate per ovviare a questo. Ovvero, si è pensato di
costruire una macchina reflex dentro un corpo macchina più piccolo Ma come fare? Semplicemente, si fa per dire, creando una nuova via: appunto, togliendo lo specchio.
Infatti, togliendo lo specchio si guadagnano centimetri preziosi sul corpo della attrezzatura e si ottiene dunque una camera molto più leggera. L’immagine, poi, non ne risente: infatti si va così a formare in modo diretto e automatico sul sensore, che la rimanda come viene vista sul monitor, e dunque come in una compatta, o in un mirino elettronico.
Cosa cambia con una videocamera mirrorless
Sostanzialmente, potremmo dire che cambia tutto nel sistema Mirrorless. Ma per essere molto più completi, occorre dire che in pratica quello che muta tra il sistema tradizionale e il sistema Mirrorless è il tiraggio. Il tiraggio cos’è?
In pratica è la distanza tra il piano focale e il punto d’attacco della lente alla macchina. Riducendo lo spazio, i produttori hanno dovuto re inventare l’intero sistema. Alcuni tra i più grandi marchi hanno inventato diversi sistemi, come quelli a micro quattro terzi oppure, per altre mirrorless il cosiddetto sistema Nx. Altri ancora hanno introdotto la altri sistemi, chiamando ognuno il sistema mirrorless in modo diverso. Ma, in pratica, il sistema è lo stesso.
