Sempre più spesso ci si avvale di una videocamera di sorveglianza o di un sistema completo di videocamere per controllare ciò che avviene in casa propria, in negozio o in ufficio. E a seconda dei diversi casi, le registrazioni possono essere archiviate per periodi di tempi più o meno lunghi, ed esaminate in tempo reale o solamente a posteriori. Prima di acquistare un apparecchio di tale tipologia, è importante prendere visione dei modelli e delle differenti modalità di registrazione, ciascuna con aspetti positivi e “criticità”. Differenti modalità di registrazione a cui conseguono differenti tempi della registrazione stessa, tra le poche ore e il mese, in base al prodotto specifico che viene installato.
Durata delle registrazioni
Che durata hanno le registrazioni di una videocamera di sorveglianza? È mutevole, perché varie possono essere le tipologie di dispositivi e di supporto di registrazione. Diversi, in particolare, sono i fattori “concorrenti”, indicati qui di seguito.
- Supporto per la registrazione: se si decide di registrare i dati su una SD card da 16GB o da 32GB, il tempo sarà ovviamente molto ridotto rispetto ad un DVR con un hard disk da 1 Terabyte (1000 GB).
- Risoluzione di salvataggio delle immagini: una telecamera in Full HD occuperà uno spazio di 4-5 volte superiore a quello di una telecamera analogica tradizionale, il che incide sull’occupazione della memoria e di conseguenza sul tempo delle riprese.
- Modalità di registrazione, continua o a rilevazione di movimento: se si sceglie di registrare le immagini esclusivamente nel caso in cui si rilevi un movimento, la durata della registrazione si prolunga, laddove invece se la registrazione è continua, o h24, i tempi si ridurranno notevolmente.
Alla luce di quanto esposto, si può affermare che generalmente le registrazioni su micro SD card hanno una durata compresa tra le poche ore e 3 o 4 giorni al massimo, mentre quelle realizzate su hard disk di un DVR videosorveglianza tra 1 settimana e 30 giorni.
Le diverse opzioni di registrazione
Un gran numero di videocamere consente di optare tra più sistemi di registrazione e di archiviazione, così da scegliere quello maggiormente consono alle proprie esigenze. È sempre bene, comunque, rivolgersi ad un esperto del settore per ricevere adeguati consigli in merito: non sempre, infatti, è agevole individuare la soluzione “migliore” per sé, soluzione che deve essere valutata caso per caso. E così, una registrazione con scheda di memoria può essere bastevole in presenza di videocamera installata in un ambiente di piccole dimensioni, con un’attività di poche ore al giorno; la necessità di archiviare parecchie informazioni e di connettere tra loro più dispositivi richiederà invece alternative maggiormente “versatili”, quali hard disk, cloud o lettori portatili, in base ai specifici bisogni. Detto ciò, nei prossimi paragrafi illustriamo alcuni dei principali sistemi di registrazione delle videocamere di sorveglianza.
Scheda di memoria
Di costo inferiore rispetto alle altre tecnologie di registrazione, la scheda di memoria rappresenta una modalità assai comune, ma non assicura un ampio spazio di conservazione dei video. Si rivela dunque una soluzione da prendere in considerazione in presenza di una sola videocamera di sorveglianza e non di un sistema completo.
La lunghezza del video registrabile, variabile, dipenderà sia dalla dimensione della scheda che da quella del video (e perciò dal suo peso). In merito al primo punto, in particolare, si sottolineano i differenti formati e dimensioni delle schede di memoria: standard (32mm x 24mm), Mini-SD (31,5 millimetri x 20mm), e Micro-SD (11mm x 15mm).
Hard disk esterno
È un’opzione valida qualora sia da collegare al computer una sola videocamera e non l’intero sistema: le dimensioni di video e filmati sono infatti mediamente ampie, ragion per cui lo spazio a disposizione per l’archiviazione potrebbe “riempirsi” velocemente.
Bisogna poi accertarsi della compatibilità del sistema operativo del proprio computer con i software delle videocamere (specie in presenza di computer o videocamera meno recenti).
Cloud
Spazio di archiviazione personale, il cloud (o cloud storage) è una modalità assai adoperata per registrare e conservare dati di medie dimensioni come quelle dei filmati. Tutte le registrazioni effettuate sono archiviate in un luogo sicuro, senza il rischio di cancellarle per errore, o di perderle a causa di un guasto del proprio apparecchio, e con il grande vantaggio di avere sempre libera la memoria del dispositivo di registrazione.
Accessibile da qualunque computer, smartphone o tablet, e ovunque ci si trovi, il cloud richiede solo una password di accesso ed una connessione internet. È generalmente il produttore della videocamera a gestire gli spazi di archiviazione su cloud.
DVR e NVR
Uno dei più diffusi mezzi per registrare i video tratti dalle videocamere di sorveglianza, il DVR (Digital Video Recorder) consente una registrazione per diverse ore. Può essere controllato da remoto, cioè tramite computer o smartphone, e le immagini ed i filmati posso essere conservati su un hard disk interno o esterno in base alle proprie esigenze.
Di ultima generazione, un NVR (Network Video Recorder) è invece un videoregistratore di rete, cioè progettato per gestire e registrare video ottenuti attraverso telecamere IP, le quali consentono la registrazione tramite la rete internet della propria abitazione, ed il controllo e la gestione da remoto mediante un dispositivo mobile.
Dalle elevate prestazioni, la tecnologia di registrazione con NVR ha come punto a suo vantaggio il fatto di poter controllare un diverso numero di videocamere senza incorrere in alcun problema di spazio.