Averne una in casa permetterà di immortalare i momenti più significativi della propria vita e di riviverli poi durante il tempo a venire: grazie alla videocamera, infatti, è possibile ad esempio registrare un’occasione speciale o una ricorrenza importante, rivedendola successivamente ed “immergendosi” nuovamente nelle emozioni allora provate. Una possibilità, quella data dal dispositivo in oggetto, dal punto di vista qualitativo di gran lunga superiore a quella offerta dai cellulari. Benché di ultima generazione, questi ultimi non possiedono la nitidezza delle immagini, la messa a fuoco e lo zoom propri della videocamera, che tra l’altro – dato da non trascurare assolutamente – è “incentrata” su utilizzi ben specifici e determinati (come la registrazione di sport estremi), o prettamente professionali, con le apposite attrezzature alo scopo studiate.
I criteri-base per la scelta: in particolare, la risoluzione
Al momento dell’acquisto di una videocamera, senza dubbio brand e costo avranno non poco valore, il primo perché garanzia di qualità ed affidabilità, il secondo perché strettamente “connesso” alle proprie tasche. Prima ancora, però, sarà importante stabilire l’utilizzo al quale il dispositivo andrà destinato, così come valutare gli specifici criteri-base, di aiuto nella scelta. Tra questi, concentriamo in questa sede la nostra attenzione sulla risoluzione, ed in particolare su quella 4k e sui vantaggi che essa offre all’utente.
Risoluzione 4k: che vuol dire?
Quando si parla di videocamera 4k si fa riferimento alla risoluzione, individuante la dimensione del filmato resa in numero di pixel orizzontali e verticali. Detta risoluzione (4K Ultra HD, di 3840 x 2160 pixel) è quattro volte superiore a quella di un filmato in Full HD (1920 x 1080 pixel), e ben nove volte superiore a quella di uno in HD (1280 x 720 pixel), con la conseguenza che le immagini risultano più nitide e dettagliate.
Accantonando la risoluzione in HD – destinata a scomparire – ci si domanda quale preferire tra la Full HD e la 4k. Qui i pareri divergono. I più tradizionalisti, a favore della prima, sostengono che non sempre sono disponibili gli strumenti per una corretta visualizzazione, dipendendo quest’ultima dalla propria TV, e dal monitor del proprio computer o laptop: essere in possesso esclusivamente del display Full HD e di una risoluzione inferiore, non lascerà infatti spazio alle potenzialità di una videocamera 4k. I più progressisti, invece, difendono a spada tratta i tanti vantaggi di girare in 4k, e ciò a prescindere dal fatto che il prodotto finale debba essere in 4k o in 1080p (progressivo). Vantaggi che saranno illustrati nel paragrafo che segue.
I vantaggi
Come or ora anticipato, una videocamera 4k, grazie alla maggiore risoluzione, consente di ottenere immagini più nitide e particolareggiate. Situazione, questa, che si traduce in diverse modalità di utilizzo e in diversi vantaggi per l’operatore video, primo fra tutti quello di visualizzare su display di maggiori dimensioni o di proiettare su maxischermi cinematografici senza il rischio che i dettagli possano andare persi. Ci si chiede ora se detti vantaggi persistano qualora il filmato da fornire non debba essere in 4k, ma vada consegnato invece in Full HD. Sicuramente, e sotto vari profili, che illustriamo qui di seguito.
- Limpidezza delle immagini. Partendo da immagini con risoluzione 4k è possibile ottenere immagini in Full HD qualitativamente migliori di quelle con riprese girate direttamente in 1080. Le predette immagini, cioè, subiscono un ridimensionamento nella fase di post-produzione.
- Maggiore profondità del colore. Con la “conversione” da 4k in 1080p, determinati apparecchi possono accrescere la profondità del colore di partenza.
- Riduzione rumore. Riscontrabile in presenza di scarsa visibilità (ad esempio quando si gira in ambienti poco illuminati), oppure quando si adopera smodatamente la funzione “guadagno” di una videocamera (tramite cui si può aumentare la sensibilità della videocamera stessa, per riprese appunto in condizioni di luce scarsa), il rumore è un difetto che fa diminuire di molto la qualità del video. Senza entrare in considerazioni prettamente tecniche, convertendo da 4k in 1080p la percezione del rumore e la qualità del filmato migliorano di molto.
- Raccolta per gli anni futuri. Così come capita oggi di rivedere una vecchia serie televisiva e lamentarsi della qualità, ora di gran lunga superiore, allo stesso modo si può girare in 4k oggi, per disporre, un domani “futuro”, di video che potrebbe tornare conveniente avere.
- Stabilizzazione di immagini. Se ci si trova nella situazione di girare a mano, la ripresa può risultare instabile, e maggiore sarà detta instabilità, maggiore sarà la parte dell’immagine a cui si dovrà rinunciare: l’immagine stessa andrà tagliata ed ingrandita per essere riportata al formato originario, perdendo di risoluzione. Con la videocamera 4k, invece, dove la risoluzione è maggiore, questa problematica non ha luogo. E sarà possibile anche non servirsi del cavalletto, per spostamenti più semplici.
- Extra-zoom e modifica del filmato in post-produzione. La videocamera 4k consente non solo uno zoom più esteso, ma anche la ricostruzione dello scatto, dell’inquadratura, in fase di post-produzione. Pensiamo ad esempio alla situazione in cui ci si accorge di aver ripreso qualcosa che non si desiderava, oppure a quella in cui ci si doveva “spostare” un po’: ecco, in questi casi, con la ripresa in 4k si beneficia di una maggiore flessibilità, e dunque si possono correggere le immagini, o ritagliarle, oppure fare rotazioni. E, ancora, è possibile montare un video dinamico partendo da una sola inquadratura, adoperando lo zoom per parti di immagini per effettuare poi altre inquadrature: sarà come simulare la presenza di più videocamere.