I progressi, specie quelli tecnologici, sono all’ordine del giorno, in un mondo in perenne evoluzione e sempre al passo con i tempi. Le telecamere di videosorveglianza AHD si collocano proprio in questo contesto di innovazione e “trasformazione”, aggiungendo un nuovo tassello a questo percorso di sviluppo e avanzamento delle tecniche. Di cosa si tratta esattamente? Sviluppata nel 2014 da Nextchip, l’AHD (Analogic High Definition) è una nuova tecnologia capace di rendere compatibile la telecamera analogica, sul mercato da diversi anni, con qualunque videoregistratore analogico o digitale; le immagini vengono codificate a bordo camera e trasmesse e compresse al DVR, adoperando un cavo coassiale, ossia un mezzo di trasmissione di segnali informativi, di cui ci si serve largamente nelle comunicazioni elettriche.
Prima di occuparci nel dettaglio della tecnologia AHD, largamente utilizzata nei sistemi di sicurezza per gli edifici, introduciamo brevemente le differenze tra telecamere di videosorveglianza analogica e telecamere di videosorveglianza digitali.
Tecnologia analogica e tecnologia digitale
Le telecamere appartenenti alla tecnologia analogica generano un segnale video visualizzabile direttamente su un monitor o attraverso l’aiuto di un videoregistratore DVR. 4 le sottocategorie:
- Telecamere AHD, oggetto di questa trattazione, a cui rimandiamo, nello specifico, al prossimo paragrafo;
- Telecamere HDTVI, trasmissione ad elevata definizione su cavo coassiale, per riproduzioni fluide ed interferenze limitate;
- Telecamere HDCVI DAHUA E CVBS, che assicurano alta qualità nella trasmissione ed alta definizione sino a 4K, anche su lunghe distanze.
Le telecamere facenti parte invece della tecnologia digitale IP si servono di encoder (codificatori) necessari ad inviare il flusso video mediante una rete dati (LAN o WAN). Una tipica infrastruttura IP è formata da alcune telecamere, uno switch di rete ed un NVR (dispositivo solitamente adoperato per registrare il segnale video delle telecamere IP di un sistema di sorveglianza), il tutto collegato ad una connessione ADSL per consentire l’accesso da remoto al sistema stesso.
Videocamera AHD: caratteristiche principali
Come poc’anzi anticipato, la tecnologia AHD assicura la piena compatibilità con le telecamere analogiche e con qualsiasi videoregistratore analogico o digitale di nuova generazione. E i costi e i tempi di installazione sono ridotti e non di poco, dal momento che è possibile adoperare i cablaggi già esistenti: una videocamera AHD non necessita di configurazione come una IP, ma si collega e funziona immediatamente.
Alta risoluzione e semplicità di installazione sono i vantaggi offerti, senza trascurare il fatto che il cablaggio con cavi coassiali può essere realizzato sino a lunghe distanze, con una qualità FULL HD; essendo in presenza di compatibilità con il sistema analogico, inoltre, la manutenzione è più agevole, per cui ci si serve dei tradizionali tester/monitor per “provare” le telecamere. I costi, infine, sono inferiori a quelli previsti per un apparecchio HDCVI.
In particolare: video e risoluzione
Il video è in alta risoluzione, 2 MP e 5 MP. La prima risoluzione, detta anche 1080P o Full HD (1920*1080 pixel), costituisce lo standard odierno della TV digitale in alta risoluzione e fa fronte alle necessità del maggior numero degli impianti di sicurezza. La seconda, invece, garantisce una maggiore individuazione dei soggetti situati a distanza, nonché una maggiore precisione nei dettagli in caso di ingrandimenti: attenzione, però, perché qualora si optasse per un dispositivo con risoluzione superiore ai 2 Megapixel, bisognerà acquistare un DVR supportante videocamere AHD a 5 Megapixel.
Videocamere Bullet, Dome, PTZ, Speed Dome: differenze
Illustriamo in sintesi qui di seguito le principali caratteristiche e differenze tra le diverse soluzioni in commercio:
- Videocamera Bullet. Da “bullet” (“pallottola” in lingua inglese), è una videocamera dalla forma lunga ed assottigliata – tipica appunto del proiettile – che la rende sfruttabile al meglio se collocata negli angoli; assai adattabile e versatile, può essere adoperata sia per la videosorveglianza interna che per quella esterna, potendo essa far fronte alle diverse condizioni atmosferiche (quali caldo, freddo o pioggia), nonché alle diverse condizioni di illuminazione (ad esempio illuminazione carente, controluce, o luce notturna).
- Videocamera Dome. Da “dome”, ossia “cupola” in lingua inglese, è una tipologia di apparecchio particolarmente apprezzata per il design essenziale e l’alta versatilità. Progettata inizialmente per una soluzione indoor – proprio per la sua forma “minimale” e discreta – il suo uso si è poi esteso anche all’esterno, in virtù della praticità che la contraddistingue: si tratta, in questo caso, di modelli solidi, performanti, forniti di certificazioni IP per la resistenza all’acqua, e dal costo leggermente superiore a quelli da interno.
- Videocamera PTZ. Si caratterizza per la possibilità di essere controllata da remoto e di ruotare sugli assi orizzontali e verticali, nonché per la possibilità di fare lo zoom su determinati punti di interesse, con ingrandimento più o meno maggiore in base al modello dell’apparecchio di riferimento. “PTZ” sta infatti per “PAN-TILT-ZOOM”, ove PAN rappresenta il movimento in orizzontale (destra-sinistra) delle lenti, TILT il movimento in verticale (su-giù), e ZOOM l’ingrandimento dei punti di maggiore interesse. L’utilizzo di una videocamera appartenente a questa tipologia assicura una sorveglianza completa in svariati contesti, domestici o lavorativi, interni o esterni.
- Videocamera Speed Dome. Soluzione di altissimo livello, prevista per videosorveglianze professionali, è caratterizzata da un’alta velocità di spostamento dell’obiettivo in ogni direzione, anche di 360° al secondo. Una velocità che varia, ovviamente, in base al singolo dispositivo e alla tecnologia che gli è propria. Un potente zoom, in grado di “carpire” anche i minimi dettagli, ed una messa a fuoco automatica (autofocus), sono i tratti che contraddistinguono la tipologia di videocamera in oggetto, progettata con lo scopo di essere comandata a distanza mediante una linea seriale collegata ad una specifica console.
Quale videocamera scegliere? Per quale modello optare? Senza dubbio la Bullet è quella di costo più contenuto e di installazione più semplice, ma non può essere puntata su ogni area raggiungibile dall’obiettivo attraverso comando da remoto, come una Dome o una PTZ. Se la necessità è quella di controllare una zona di ampie dimensioni in maniera continua – e non esclusivamente determinati punti – è preferibile quindi optare per un dispositivo appartenente ad una delle altre tipologie, or ora indicate.
Conclusioni
La videocamera AHD garantisce un sistema di videosorveglianza moderno ed altamente performante, di semplice installazione, conservando al contempo la semplicità e la solidità di un sistema di videosorveglianza analogico classico. Verso quale brand indirizzare il proprio acquisto? Premessa la diversità dei costi – variabili in base al dispositivo ed alle sue peculiari caratteristiche – citiamo Dericam, KKmoon, Imou, LEFTEK, come nomi a cui fare riferimento per la propria scelta.
